Recentemente e’ stato annunciato che alla fine dell’anno si terranno le elezioni del Comites. Per questa tornata elettorale si e’ deciso un metodo di voto per niente democratico, definibile addirittura selettivo. In poche parole esso prevede che il votante invii una richiesta di iscrizione alla lista elettorale per l’imminente votazione per poter ricevere il plico elettorale al suo indirizzo. Ci sono 52mila italiani a Melbourne dei quali ben pochi sono a conoscenza della procedura prevista. Per di piu’ dubito anche il Consolato sia in grado di gestire un gran numero di richieste da parte dei votanti.
Inoltre come farebbero i candidati a comunicare con i votanti? Come puo’ essere realizzata una campagna elettorale nella quale le diverse idee vengono messe a confronto? Ogni candidato deve inviare 52mila lettere a degli indirizzi che non sono nemmeno aggiornati e in gran parte sbagliati?
Conosco Pino Musso da 20 anni, ovvero da quando e’ presente nel Comites di Sydney. La poca trasparenza con la quale ha introdotto questa novita’ senza indicare agli elettori la procedura da intraprendere per votare e’ un attacco diretto alla democratica elezione del Comites. Ascoltando le affermazioni che Pino Musso fa sembra che abbia cambiato il modo di vivere il Comites per i cittadini negli ultimi 20 anni rappresentando l’intera comunita’ italiana. Non c’e’ traccia di un risultato tangibile, solo pretese.
Le sue sono affermazioni vuote di sostanza volte unicamente a far risuonare il suo nome in vista delle elezioni, appositamente tappate dalla riforma della procedura di voto. Si tratta di un metodo studiato in anticipo del quale le uniche vittime sono gli elettori stessi che si vedono privati della possibilita’ di scelta ed assuefatti dalle dichiarazioni pretenziose e false di Pino Musso.
Joe Cossari CTIM Australia