MENIA, IL PADRE DELLA LEGGE SULLE FOIBE: “ADESSO BASTA, LO STATO REAGISCA CONTRO IL GERME NEGAZIONISTA”

27072577_10156192748944048_3027850946043239210_n“Lo Stato ha il dovere morale di reagire contro il germe negazionista che germoglia a sinistra, dove si vuole infoibare il ricordo”.

E’ il commento del padre della legge che ricorda le foibe, Roberto Menia, Segretario Generale del CTIM e già sottosegretario all’ambiente, primo firmatario della legge 30 marzo 2004 n. 92.

Che osserva: “I cori choc ascoltati a Macerata sono il frutto del negazionismo che monta a sinistra e che lo Stato italiano ha il preciso dovere di stanare e combattere. E’semplicemente vergognoso che la manifestazione antifascista di Macerata sia stata segnata dal ritornello ‘ma che belle son le foibe da Trieste in giù’ senza che nessuno, da questo governo come dalle altre istituzioni sempre pronte a difendere l’accoglienza tout court, abbia sentito il dovere di intervenire per condannare. Le bandiere di Anpi, Emergency, Libera, Fiom, Arci, Rifondazione comunista, Potere al popolo presenti in quella piazza dimostrano che c’è una fetta d’Italia ancora accecata da odio e non conoscenza della storia, che però è foraggiata dalla sinistra che fino a poco tempo fa ha difeso le vergogne titine. Uno Stato moderno e credibile – conclude – è quello che fa davvero i conti con la propria storia: ma non inzuppati di un tornaconto ideologico ed elettorale, come la vergogna di Macerata dimostra, bensì guidati dal rispetto che si deve a vittime e infoibati”.

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