Perché lo sportello consolare di Norimberga non va chiuso

Ctimpiccolodi Lucio Albanese – 

Gentile Ministro On. Bonino, chi le scrive è membro del COMITES di Norimberga e dirigente del locale CTIM. Premesso che apprezzo il Suo impegno in difesa dei diritti delle minoranze, degli oppressi nel mondo e contro la pena di morte. Tornando ai nostri problemi, dopo il ciclone Frattini/Mantica che ha devastato il mondo dell’emigrazione e la buona parentesi del Ministro Terzi, speravamo con la Sua nomina alla guida del M.A.E., di avere un interlocutore interessato alla tutela dei nostri diritti da cittadini italiani all’estero.

Purtroppo non è così, lasciando le linee tracciate dalla commissione spending review, il nuovo riassestamento della rete diplomatica, che conferma la chiusura dello Sportello Consolare di Norimberga, ci delude, ci penalizza e non risulta per niente comprensibile. Noi nella Franconia, nel 2010 all’atto della chiusura del nostro Consolato e della sua trasformazione in un Ufficio Consolare abbiamo già dato, facendo risparmiare dei soldi al M.A.E. Lo Sportello Consolare costa poco allo Stato Italiano (l’affitto e gli oneri accessori al fitto), ma garantisce la copertura dei bisogni di circa 35mila italiani residenti nella Franconia, evitando a noi lunghi e costosi viaggi (fino a 800 Km) e l’intasamento del già sovraffollato Consolato di Monaco.

Questi Sportelli Consolari, leggeri ed efficaci, producano in termini d’incasso quanto serve per autofinanziarsi. Adesso si vuole chiuderli e non riusciamo a capire dove sia il risparmio così decisivo per lo Stato, che permetta di giustificare i tanti disagi per gli italiani all’estero. Invito a una riflessione su questo. E prendersi del tempo con una moratoria sulle chiusure da effettuare in Europa. Fondamentale sarebbe – a tal fine – un confronto fattivo con gli organi rappresentativi degli Italiani all’estero, i COMITES e il CGIE e i parlamentari eletti all’estero. Sicuro che da questo confronto uscirebbero valide soluzioni per risparmiare e contemporaneamente, garantire i servizi alla nostra collettività all’estero. Senza entrare nel dettaglio, si potrebbe razionalizzare in modo efficace individuando i privilegi, sprechi e rami secchi (a mio parere già conosciuti), riducendo al minimo i disagi per i connazionali. Con più servizi e meno Consolati. Soprattutto chiedo che “de facto” sia la politica ad assumersi le proprie responsabilità e decidere cosa e dove chiudere, senza abdicare con una lista preparata che “qualcuno” ci prepara dal M.A.E.

In questo senso, gentile Ministro Bonino, chiedo di evitare la chiusura degli sportelli Consolari e, in particolare quello di Norimberga. La prego di confrontarsi realmente con i nostri fabbisogni, di ascoltare le proposte dei rappresentanti della collettività italiana all’estero (Comites, CGIE, Parlamentari) e di tutelare i nostri diritti, non siamo italiani di seconda classe. Le sarei grato per un Suo impegno e porgo a nome della nostra comunità qui residente, del COMITES di Norimberga e del CTIM, i più cordiali saluti e delle serene e belle giornate festive e un 2014 con più pace.

Lucio Albanese
Lista CTIM – Comites Norimberga

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