Crisi greca di nuovo al centro dell’agenda europea, con l’Eurogruppo di venerdì scorso che ha creato delle clausole di salvaguardia per Atene, con nuova austerità e aumenti iva. Radio Vaticana ha intervistato Francesco De Palo, delegato del Ctim Grecia e direttore della rivista Mondogreco.
Secondo De Palo siamo in presenza di un “memorandum infinito che non sana il buco strutturale ellenico ma colpisce famiglie e imprese“. E osserva: “Tutti sanno dal 2012 che i conti della Grecia non funzionano e chiedere oggi un ulteriore miliardo e 800 milioni di euro di manovra aggiuntiva oltre i tre miliardi e mezzo previsti dal memorandum, sapendo benissimo che l’avanzo primario del 3,5% entro il 2018 non sarà raggiungibile, significa due cose: o i politici europei sono in malafede oppure che qualcuno ha sbagliato i conti. La posizione del Fondo Monetario Internazionale, il primo a sostenere che il debito greco non è sostenibile in questo momento dalle casse elleniche, è la stessa di Varoufakīs. Quindi al di là delle ideologie di entrambi c’è un problema di conti oppure di malafede politica”.
Ormai lo scopo di queste ultime prepotenze è solo pedagogico: i padroni del vapore vogliono spaventare i cittadini di altri paesi. Giusto per evitare rivolte. Chissà se un giorno si terranno processi anche per costoro.