Pensiamo in grande? Così il nuovo numero di PrimadiTuttoItaliani, che dedica la sua prima pagina alla certezza che call’Italia non serve una visione da “secondo posto”.
C’è uno sgradevolissimo atteggiamento anti italiano in questa ultima fetta di anno, si legge nel fondino di apertura. Palazzo Chigi gioca a nascondere lo stato comatoso del Paese, i soliti imbonitori della sinistra distraggono (con le sardine e la piazza “buona”) dai problemi reali mentre dovrebbero puntare il dito contro una cultura da secondo posto.
Ecco uno dei nodi più stretti della maggioranza giallorossa: si vergognano di pensare in grande, ritenendo che l’Italietta sia ormai condannata ad avere sempre questo nomignolo tedioso. La visione da avere, invece, è diametralmente opposta: certi care responsabilmente i problemi italiani e al contempo cerchiare in rosso soluzioni risolutive. Ecco il futuro. Chi ci prova davvero?
Da segnalare sul nuovo numero il fondo di Roberto Menia sul sovranismo intelligente, l’analisi sul taglio dei parlamentari che investe anche gli italiani all’estero, la storia di Dalmazia raccontata da Claudio Antonelli e i rischi connessi all’assenza italiana in tre tavoli strategici come Libia, Siria e Mediterraneo.