“Mi preoccupa, da italiano, il clima che vedo montare nel Paese. Dopo anni di commissariamento del voto popolare, gli italiani hanno eletto Giorgia Meloni: primo premier donna, diventata simbolo di coerenza, linearità, affermazione della legge e dell’ordine sociale, del merito e del lavoro.
Tuttavia c’è un mondo, sotterraneo o meno, che vuole colpire quel simbolo. Ed è tantopiù odioso che non si curi di lanciare minacce non solo a lei, ma anche a sua figlia piccola. Robaccia, umanamente infame”.
Così il Segretario Generale del CTIM e senatore di Fratelli d’Italia Roberto Menia che osserva: “Sono di una generazione che ricorda bene come già tempo addietro ci fosse chi lanciava il seme dell’odio che veniva poi lasciato germinare: qualcuno parlava delle ‘sedicenti’ Brigate Rosse, poi vivemmo gli anni del terrorismo. Minacce, episodi di violenza ed inni alla stessa – come sta accadendo in queste settimane, nei confronti di Giorgia Meloni e dei suoi ministri, ma anche di ragazzi nelle scuole o nelle università – vanno stroncati subito, con durezza e senza esitazioni”.