MARCINELLE, LA PRESENZA DEL CTIM ALLE COMMEMORAZIONI

coronaMarcinelle: per i 60 anni dalla tragedia della miniera di carbone a Bois du Cazier, il Ctim oggi ricorda le vittime italiane in diverse città e sedi in tutto il mondo. In particolare il membro del Cgie Carlo Ciofi è a Marcinelle dove ha preso parte con il Delegato Ctim Belgio Orlando Marino, il senatore Aldo Di Biagio e il delegato Ctim Francia Mario Zoratto alla commemorazione per rendere omaggio ai nostri Caduti, “proseguendo sulla linea tracciata dall’On. Mirko Tremaglia, che ogni anno, si recava a Marcinelle per onorare le vittime e che, divenuto Ministro per gli Italiani nel Mondo, volle che proprio la data dell’8 agosto fosse ricordata in tutto il mondo come la Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano”.

Molto significativa la prima manifestazione targata Ctim a Santo Domingo grazie all’iniziativa di Vincenzo Arcobelli (membro del Cgie) e Paolo Dussich (Delegato Ctim Santo Domingo). In proposito il Segretario Generale del Ctim, Roberto Menia, nel  messaggio inviato alla manifestazione sudamericana, ha sottolineato “il significato della giornata che il Ministro per gli italiani nel mondo, Mirko Tremaglia decretò essere quella del “sacrificio del lavoro italiano nel mondo” elevando a simbolo proprio la tragedia di Marcinelle di 60 anni fa. Dobbiamo tutti e convintamente impegnarci perché nulla del genere abbia a succedere mai più, affinché il binomio lavoro-salute sia rafforzato e cementato prima di tutto dalla voglia di preservare i diritti di tutti.

ciofiIl pensiero corre ai nuovi emigranti, di casa nostra che, senza più la valigia di cartone spesso con fior di lauree e master, varcano le frontiere lasciandosi alle spalle il Belpaese. Sono i nuovi viaggiatori della globalizzazione, che cercano fortuna negli altri continenti dopo essersi formati in Italia”.

E ha aggiunto: “Anche a Santo Domingo esiste una nutrita e fiorente comunità italiana che porta alto il nome del nostro paese con il lavoro e l’impegno quotidiano nei più disparati rami della vita sociale, economica, culturale dell’Isola. A questi italiani dobbiamo essere vicini rivendicando i loro diritti e l’attenzione che meritano da un’Italia che pare mostrarsi troppo lontana e che, grazie al governo Renzi, ha inflitto loro l’umiliazione (oltre che i conseguenti disagi) della chiusura dell’Ambasciata che era punti di riferimento oltre che di prestigio per i nostri connazionali”.

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