COMMEMORAZIONE DI MARCINELLE E LA LEZIONE POLITICA E MORALE DI MIRKO TREMAGLIA

zoratto marcinelledi Mario Zoratto

Presente a Marcinelle, dove in rappresentanza del Ctim ho deposto due corone di fiori, una al cimitero e l’altra al “Bois du Cazier”, non posso non ricordare con grande partecipazione emotiva, la figura e l’insegnamento di Mirko Tremaglia, il Ministro degli Italiani nel Mondo per antonomasia.

Al di là dell’evento storico e tragico del “Bois du Cazier” dell’ 8 agosto 1956, che ha causato la morte di 262 minatori in maggioranza italiani e di ben altre 12 nazionalità diverse, emerge da questa cerimonia una viva e profonda partecipazione delle comunità italiana e belga. Il Ministro Tremaglia ha voluto meritoriamente che questa giornata fosse solennemente dedicata a tutti gli italiani caduti sul lavoro in Europa e nel Mondo, come simbolo sociale che va oltre le appartenenze politiche, oggi non chiaramente riconoscibili. Voglio sperare che questa commemorazione e partecipazione perduri, in particolare, come segnale verso le nuove generazioni in modo che esse si trovino nelle migliori condizioni per riflettere sul patrimonio della nostra emigrazione del dopo guerra e su quelle contemporanee.

Situazione complessa ed attuale nella quale ci troviamo immersi: i nuovi flussi migratori si incrociano con quelli storici dell’emigrazione italiana. Questi sintomi generazionali si intravedono sia nelle strutture istituzionali che nei dibattiti più ricorrenti. Si tratta allora di accompagnare le nuove generazioni e sensibilizzarle a curare la memoria storica della nostra emigrazione; capire meglio i problemi della attuale realtà, sapendo che l’emigrazione italiana non ha certo avuto inizio con la cosiddetta mobilità “Erasmus” e che quindi un cambiamento autentico deve avvenire rispettando la storia e la tragedia delle vicende migratorie in generale.

Questa commemorazione del “Bois du Cazier” a Marcinelle, in un momento di forte discussione sull’Europa sociale, ci deve portare a ricomporre un sostanziale clima di unità nazionale nel rispetto dei legittimi e sacrosanti interessi nazionali, di sicurezza, di cultura, di religione ed anche con gli imprescindibili doveri di umanità, di sensibilità sociale e di coscienza giuridica.

Credo veramente che la lezione complessiva di Tremaglia sulla storia dell’emigrazione italiana e sui problemi delle migrazioni contemporanee lasci intravedere una base condivisa di riflessioni e di proposte.

twitter@ctim_italia

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